STORIA DI SABBIE ABBRACCIATE DAI BOSCHI
La valletta di Vèngore sorge poco più a Nord del comune di Cisterna d’Asti, nel cuore delle Terre Alfieri, comprensorio collinare che si sviluppa tra il Roero nordorientale e le frange dell’Astigiano meridionale.
Una vera e propria terra di mezzo, abbracciata a Est da enormi estensioni forestali, minimamente antropizzate, e chiusa a Ovest dalle sponde del fiume Tanaro, sulle cui acque si affacciamo molti bricchi della zona. Le Terre Alfieri vantano una secolare vocazione alla viticoltura di qualità, documentata fin dai tempi dei Romani, che ha sempre condiviso lo spazio agricolo con il bosco, i campi coltivati, gli orti e i frutteti. La posizione defilata della zona ha preservato una biodiversità originale e un’attitudine selvatica difficilmente riscontrabile in altre zone vinicole, dove la monocoltura della vite ha preso il sopravvento occupando tutti gli spazi disponibili.
Anche i suoli delle Terre Alfieri sono influenzati da questa posizione di frontiera. Geologicamente simili a quelli del Roero, originatisi da ancestrali zone costiere ricche di sabbie e calcare, sono permeati dalle cosiddette sabbie di Asti, formazioni di arenarie gialle e limo a volte anche molto compatte, tanto da affiorare al di sopra del terreno nelle tipiche formazioni delle Rocche, pinnacoli di arenaria che a Cisterna sono ben visibili sulla sommità dei colli e, a volte, formano spettacolari voragini.
Sabbie, argille, calcare e limo formano un’eccezionale base geologica per le viti, assai simile a quella delle vicine Langhe, che si snodano poco più a Sud, oltre il fiume Tanaro. Una felice varietà e nobile struttura che si esprime in vini capaci di freschezza, intensi profumi floreali, spiccata mineralità e una naturale vocazione alla complessità. Vini estremamente piacevoli ed eleganti, eppure succosi e pieni, di buon corpo, capaci di affrontare lunghi invecchiamenti ed evolvere in finezza ed armoniosità.